AstroSamantha, previsto oggi il rientro sulla Terra dopo 200 giorni nello spazio

giu 11, 2015 No Comments by

ROMA – Il viaggio di Samantha Cristoforetti nello spazio terminerà questo pomeriggo quando la navicella Soyuz TMA-15M atterrerà sulla isolata e desolata steppa pontico-capisca del Kazakistan nei pressi della citta’ di Dzhezkazgan a sud di Karaganda. L’atterraggio è previsto alle 13,45 ora italiana (19,43 kazake) dopo 200 giorni di permanenza nello spazio a bordo della Iss, la Stazione spaziale internazionale. Esiste dunque come un filo conduttore fra le antiche conquiste di Gengis Khan e delle tribù mongole e il dominio della moderna era spaziale con le missioni  del programma Soyuz.

Il modulo orbitale Soyuz

Il modulo orbitale Soyuz

Samantha Crostoforetti, capitano pilota dell’Aeronautica militare, ed astronauta di Asi ed Esa e prima cosmonautica italiana della storia, farà rientro sulla Terra assieme al comandante russo Anton Shkaplerov e all’ingegnere di volo statunitense Terry Virts.

Samantha Cristoforetti

Samantha Cristoforetti

È la donna dei record la nostra cosmonauta, nata a Milano il 26 aprile 1977 e vissuta a Malè nella Val di Sole in Trentino, perché oltre ai giorni di permanenza nello spazio (era partita dalla base di Bajkonur il giorno 23 novembre del 2014 alle 22:01), che superano il precedente record mondiale femminile di 195 giorni stabiliti nel 2007 dalla 49enne americana Sunita Williams – mentre il record femminile internazionale di presenza cumulativa in orbita è saldamente in mano all’americana Peggy Whitson con 376 giorni – e aver migliorato anche il primato di permanenza italiana che apparteneva con 175 giorni a Paolo Nespoli, Samantha Cristoforetti entrerà nella storia aerospaziale anche per essere stato l’unico astronauta ad aggiornare costantemente un suo diario di bordo della sua “missione Futura” che ha cominciato a scrivere nel luglio del 2013, quando mancavano ancora 500 giorni al lancio.

La Cristoforetti

La Cristoforetti “galleggia” nel modulo orbitale mentre si concede una piccola pausa pranzo

Tutto documentato, dunque, dal suo percorso di addestramento fino alla descrizione dei giorni passati nella stazione orbitale: le criticità della missione, gli allenamenti per tenersi in forma, gli esperimenti nel laboratorio di bordo in assenza di gravità (Samantha ha studiato gli effetti della microgravità sull’uomo che serviranno per successivi studi al fine di pianificare missioni spaziali di lunga durata) e le foto, le tante foto che la Cristoforetti ha scattato nello spazio con lo sfondo inedito e suggestivo del nostro Pianeta.

Immagine nottura dell'Italia vista dallo spazio

Immagine nottura dell’Italia vista dallo spazio

I suoi allenamenti fisici durante la sua permanenza nello spazio

Samantha durante una delle sue tante sedute di allenamento fisico nel corso dei sei mesi di permanenza nello spazio

Fra le note del suo Diario anche quella del 3 maggio 2015 così riportate: Beh, la notizia più importante di quest’ultima settimana, come sono certa abbiate sentito, è che il veicolo di rifornimento Progress 59P non ce l’ha fatta a raggiungere la ISS. Martedì mattina abbiamo ricevuto una chiamata da Houston che riferiva che il Controllo Missione di Mosca aveva declassato il profilo di missione a un rendezvous in due giorni, invece del profilo standard in 6 ore che avrebbe portato la Progress ad attraccare alla ISS nel primo pomeriggio. samanta_cristoforetti_pc_masman

Naturalmente, ci sono molti piccoli problemi che possono obbligare al passaggio al profilo in 2 giorni, quindi a quel punto ci aspettavamo ancora di vedere la Progress arrivare giovedì al suo posto di parcheggio. Ora sappiamo che 59P non raggiungerà mai la ISS. I controllori di missione a Mosca hanno valorosamente tentato tutto quello che potevano con la telemetria e le capacità di comando disponibili, ma sfortunatamente tutti gli sforzi per recuperare la missione di rifornimento non hanno avuto successo.

Samanta Cristoforetti dopo aver indossato l'apposita tuta pressurizzata Sokol pressurizzata Sokol al Centro di Addestramento Gagarin. La tuta Sokol protegge gli astronauti durante le fasi di lancio e di atterraggio

Samanta Cristoforetti dopo aver indossato l’apposita tuta pressurizzata Sokol in una foro scattata presso il Centro di Addestramento Gagarin. La tuta Sokol protegge gli astronauti durante le fasi di lancio e di atterraggio

L’attenzione della comunità si è ora spostata dai tentativi di recupero all’analisi dell’incidente e alla ricerca della causa. Ne sapremo di più quando i nostri colleghi russi avranno concluso l’inchiesta che, inevitabilmente, richiederà del tempo.

Nel frattempo, i team stanno valutando le conseguenze sul programma ISS: qual è la situazione delle scorte esauribili? E la capacità di smaltire i rifiuti che è andata persa? Quali sono le implicazioni per il prossimo lancio Soyuz e, di conseguenza, l’impatto sulle attività della ISS?

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Bajkonur era il centro principale di funzionamento dell’ambizioso programma spaziale sovietico da prima degli anni sessanta fino agli ottanta ed è dotato di attrezzature per il lancio di velivoli spaziali con e senza equipaggio umano. Può supportare una vasta gamma di razzi vettori: Sojuz, Proton, Cyklon, Dnepr e Zenit. Svolge un ruolo essenziale nello schieramento e nelle operazioni di routine della Stazione Spaziale Internazionale. Tutta la logistica è affidata al trasporto ferroviario a circuito interno, con uno scartamento allargato a 1520 mm, tipico delle ferrovie russe. La ferrovia è usata per la preparazione di tutti i lanci e in particolar modo per il trasporto dei lanciatori

Come potete immaginare, è un problema complicato e, come è spesso il caso, sono felice di essere semplicemente un’astronauta responsabile solo di svolgere i miei compiti quassù. Ci sono persone a terra che hanno un lavoro molto più difficile, specialmente in questi giorni!

La buona notizia è che non corriamo alcun rischio immediato di terminare il cibo, l’acqua, l’ossigeno, o qualsiasi altra scorta esauribile vitale—abbiamo un bel po’ di margine. Nell’avamposto dell’umanità nello spazio nessun astronauta andrà a letto a pancia vuota!

Dzhezkazgan, Kazakhstan: A rescue team carry US astronaut Donald Pettit

Dzhezkazgan, Kazakistan: una immagine della squadra di soccorso russo durante il trasporto dell’ astronauta statunitense Donald Pettit poco dopo l’atterraggio della capsula spaziale Soyuz TMA-03M

La capsula con a bordo Samantha Cristoforetti e gli altri due astronauti della missione, si sgancera’ dal modulo Rassvet del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale alle ore 12,20 italiane. Alle successive 14,51 e’ prevista l’uscita dall’orbita, quindi l’atterraggio.

Dopo gli accertamenti di rito secondo un rigidissimo protocollo di sicurezza internazionale, Cristoforetti e Virts partiranno direttamente con un volo della Nasa alla volta dell’aeroporto del centro spaziale di Houston. Nel centro texano Samantha sosterra’ non solo il previsto periodo di riabilitazione dopo gli oltre sei mesi trascorsi in assenza di gravita’ ma scarichera’ anche tutti i dati scientifici raccolti.

Le operazioni sono già cominciate ieri con il passaggio di consegne del comando della Iss da Virts al russo Gennady Padalka che restera’ nello spazio fino a settembre.

Massimo Manfregola

Credits: NASA/Victor Zelentsov

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Massimo Manfregola è un giornalista con esperienze nel campo della comunicazione della carta stampata e della televisione. È specializzato nei settori del giornalismo motoristico, con una particolare passione per l’approfondimento di tematiche legate all’arte e alle politiche sociali.
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