A Orvieto i nuovi eretici, da Galileo Galilei alla svalutazione dello yuan

set 15, 2015 No Comments by

ORVIETO – L’eresia di oggi è la disruptive innovation di Clayton Christensen: il modello trasgressivo, di fuoriuscita dagli schemi, che genera nuovi sistemi e propone soluzioni per l’emancipazione economica e culturale di comunità e generazioni.

vale a dire che le disruptive innovations introducono un’insieme di funzionalità completamente nuove e spesso lontane da quelle richieste e valutate dal mercato attuale. Innovazioni di questo tipo portano ad una ridefinizione del prodotto, servizio o modello di business proposto al cliente nella direzione di una maggior semplificazione e democratizzazione dell’innovazione (aumento dell’accessibilità e riduzione del costo).

L'abitato di Orvieto e il Duomo che domina la scena in un suggestivo panorama d'altri tempi

L’abitato di Orvieto e il Duomo che domina la scena in un suggestivo panorama d’altri tempi

Seguendo questa linea, in piena crisi economica e sociale, il 25, 26 e 27 settembre, nella cornice medievale di Orvieto in Umbria, coordinati dal giornalista Michele Mezza, si riuniscono alcuni dei più grandi pensatori italiani dell’innovazione, i “nuovi eretici” della tecnologia, della cultura e della contaminazione, per proporre – tra pratica e teoria – nuovi scenari futuri all’insegna della sostenibilità umana, ambientale e sociale.

Il Sidereus Nuncius (che si potrebbe tradurre in italiano Annunciatore Celeste) è un trattato di astronomia scritto da Galileo Galilei e pubblicato il 12 marzo 1610

Il Sidereus Nuncius (che si potrebbe tradurre in italiano Annunciatore Celeste) è un trattato di astronomia scritto da Galileo Galilei e pubblicato il 12 marzo 1610

Sotto il simbolo di Giordano Bruno e Galileo Galilei di cui verrà esposta per l’occasione una copia originale del censurato Sidereus Nuncius, con #ereticofuturo l’Umbria si trasforma in culla del pensiero dissidente, creativo e al tempo stesso concreto, per un nuovo modello di sviluppo economico e culturale del territorio, proponendo Orvieto come piattaforma sociale e tecnologica per le nuove forme del pensiero digitale e della creatività produttiva

Che cos’è # ereticofuturo

Con un’area Talk in cui discutere con alcuni dei più grandi protagonisti “eretici” della scena italiana contemporanea, un’area Make, in cui confrontarsi con i nuovi orizzonti tecnologici (dai droni alla domotica) attraverso workshop e laboratori di sperimentazione digitale, un’area Play destinata a formare gli innovatori prossimi venturi, con iniziative rivolte ai bambini, un’area Show dimostrativa e un’area Taste in cui degustare le “eresie alimentari” del territorio, #ereticofuturo propone tre giornate fitte di appuntamenti per dimostrare che la tecnologia e le competenze digitali sono al servizio della qualità della vita.

Il Palazzo dei Sette con la Torre del Moro, recentemente restaurato e adibito a centro culturale, appartenne all'antica famiglia dei Della Terza

Il Palazzo dei Sette con la Torre del Moro, recentemente restaurato e adibito a centro culturale, appartenne all’antica famiglia dei Della Terza

Grazie alle aree tematiche di #ereticofuturo dal 25 al 27 settembre 2015 artigiani tecnologici giovani e professionisti, makers, agricoltori, imprese e cittadini si ritroveranno nelle sale dei più prestigiosi palazzi storici Orvietani – Palazzo dei Sette, Chiostro di San Giovanni, Palazzo Negroni, Chiostro di San Francesco – per far conoscere al grande pubblico i nuovi strumenti digitali che stanno rivoluzionando la manifattura e la produzione artigiana: circa 50 esperienze e buone pratiche, nazionali e internazionali, di prodotti e servizi innovativi nel campo del web, del design, della domotica e della manifattura digitale.

I grandi ospiti di # ereticofuturo

Mariana Mazzuccato, economista di grande prestigio internazionale, definita dall’Economist “la grande eretica dell’economia globale” per il suo libro Lo Stato Innovatore; Salvatore Majorana, direttore di Tecnology Trasfert Office IIT, esperto in robotica miniaturizzata; Giulio Giorello, filosofo della scienza; Massimo Bucciantini, docente di rivoluzioni scientifiche all’Università di Siena; Giovanni Lanzone, filosofo della bellezza e Davide Rampello il realizzatore del padiglione zero a Milano Expo; Mario Iacomini, che dal 2000/’01 muove sotto il nome di ‘Tradizioni e Culturein Movimento per le più audaci sperimentazioni del palato sono solo alcuni dei grandi eretici protagonisti di #ereticofuturo.

Con loro a discutere di come l’eresia muti le grandi categorie della vita pubblica e privata, dalle decisioni, alla produzione alle relazioni personali tramite la bellezza, il vice ministro dell’Economia Enrico Morando e il presidente della Commissione Bicamerale per il Federalismo Fiscale Giancarlo Giorgetti.

# ereticofuturo e Milano Expo

In occasione di #ereticofuturo, a Orvieto funzionerà un collegamento in streaming con Milano Expo dove i lavori saranno trasmessi in diretta al padiglione delle Nazioni Unite Kyp e nel ristorante del padiglione sarà  proposto per 3 giorni un menù dell’eresia.
#ereticofuturo è promosso dal Comune di Orvieto e dalla Regione Umbria ed organizzato dall’Associazione Social FabLab e dal Centro Studi Città di Orvieto (CSCO).

mas.man.

Credits: Marta Volterra

Nella foto di copertina: Modello di drone costruito intorno agli anni quaranta alla SAI di Passignano sul Trasimeno esposto alla Biennale dell’Eresia

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