A Velletri la raccolta dei rifiuti “porta a porta” fa infuriare i cittadini Rischio infezioni per lo stoccaggio in casa

lug 08, 2015 No Comments by

VELLETRI – Esiste un parte dei paesi della cintura dei Castelli Romani che è in riserva di ossigeno. A Velletri la canicola estiva ha reso l’aria pesante, anche perché ad aggravare la situazione c’è lo stoccaggio dei rifiuti urbani che alcuni cittadini delle zone periferiche della decima cittadina più popolosa del Lazio, sono costretti a fare nelle loro abitazioni dall’aprile scorso. Infatti, a seguito di una direttiva di Volsca Ambiente e Servizi S.p.A., la società compartecipata del Comune di Velletri che si occupa della raccolta dei rifiuti per i comuni di Albano Laziale e Velletri, a partire dal 31 marzo scorso sono state rimosse tutte le oasi destinate allo stoccaggio e alla raccolta dei rifiuti organici e differenziati, rendendo obbligatorio ai cittadini della zona di Colle Palazzo, dove sorgono una Scuola elementare e due Istituti Tecnici professionali a ridosso del Centro sportivo dello Stadio comunale, lo stoccaggio dei rifiuti e quindi della raccolta differenziata nello loro abitazioni.

Via Aquavivola a Velletri, quello che rimane dell'oasi biologica attrezzata per lo stoccaggio dei rifiuti urbani differenziati

Via Acquavivola a Velletri, quello che rimane dell’oasi biologica attrezzata per lo stoccaggio dei rifiuti urbani differenziati

Alla faccia della Tari (l’ex Tares), la tassa sui rifiuti urbani, che i cittadini sono costretti a pagare con il massimo delle aliquote con un servizio invece dimezzato che da mesi crea gravi disagi ai contribuenti, mentre la stessa società deputata alla raccolta dei rifiuti di Velletri, pubblicizza con una certa disinvoltura l’estenzione di questo “nuovo servizio” denominato “porta a porta” – che di fatto nasconde un vero disservizio – anche per i quartieri di Rioli, Santa Eurosia e Colle Ottone, per un totale di oltre 17 mila abitanti e circa 1000 utenze commerciali coinvolte.

I contenitori distribuiti dalla Volsca Ambiente del Comune di Velletri per lo stoccaggio dei rifiuti differenziati in casa

I contenitori distribuiti dalla Volsca Ambiente del Comune di Velletri per lo stoccaggio dei rifiuti differenziati in casa

La questione è dunque paradossale e allo stesso tempo molto grave per quei cittadini costretti a stoccare i rifiuti organici nelle proprie abitazioni private, senza la possibilità di poter accedere agli appositi cassonetti in strada, che adesso sono del tutto spariti. Il Comune di Velletri, attraverso la Volsca Ambiente e Servizi S.p.A., ha così dotato ogni singola unità abitativa di ben quattro contenitori per lo stoccaggio dei rifiuti solidi urbani, di cui due tipi per gli scarti organici, uno per la carta e metalli e l’ultimo per la raccolta della plastica. Insomma un vero rompicapo per le massaie, costrette anche a trovare uno spazio dedicato fra le mura domestiche per i voluminosi contenitori dei rifiuti “porta  aporta” che tutti assieme occupano uno spazio di oltre 2 metri quadri; non certo trascurabile se consideriamo che i numerosi appartamenti in dotazione a molte famiglie che hanno denunciato la criticità della situazione, vivono in appartamenti con una metratura che non supera i 40 metri quadrati.

Il “porta a porta” della differenziata promossa dal Comune di Velletri prevede che ogni cittadino, una volta dopo aver stoccato in casa ad esempio i rifiuti organici nell’appsosito contenitore, poi lo riponga in strada in attesa che la mattina successiva, dopo il recupero della spazzatura, possa essere nuovamente recuperato e riposizionato in casa per un nuovo ciclo di smaltimento. Per gli altri rifiuti come plastica, vetro o carta, ci sono invece dei giorni prestabiliti nel corso della settimana, e una volta saltato il turno, bisognerà aspettare altri sette giorni per smaltire ad esempio la cospicua quantità delle confezioni alimentari e delle bottiglie di plastica d’acqua potabile. In barba a quelle che sono le più elementari norme igienico sanitarie, con questa cadenza sistematica, il cittadino rischia di creare un indotto diretto fra le infezioni prodotte dallo stazionamento e dalla manipolazione dei contenitori nella sede stradale (alla mercè di infezioni batteriologiche di animali randagi o simili) e la sua abitazione. Un paradosso assurdo.

I contenitori per i rifiuti  organici abbandonati sulla strada dopo il loro svuotamento

I contenitori per i rifiuti organici abbandonati sulla strada dopo il loro svuotamento da parte della Volsca Ambiente di Velletri

Ma la questione legata alla soppressione dei cassonetti dei rifiuti in strada, rischia di avere una ricaduta negativa sullo stato di degrado della già precaria sede stradale, perché se pensiamo che a tutt’oggi, in un distretto ad alta densità urbana come quello di Colle Palazzo, fra istituti scolastici che sorgono a ridosso dell’affollato Centro sporivo dello Stadio comunale, non è possibile cestinare nessun tipo di rifiuto per la mancanza di cassonetti o contenitori per lo stoccaggio.

La raccolta firme operata dagli abitanti della residenza di Via Aquavivola a Velletri

La raccolta firme operata dagli abitanti della residenza di Via Acquavivola a Velletri

La denuncia dei cittadini con la raccolta firme

Intanto i cittadini di Via Acquavivola, vessati da una situazione che ha superato i limiti della  gestibilità, hanno organizzato una raccolta firme per denunciare lo stato di precarietà al Comune di Velletri, al quale si chiede di ripristinare la raccolta dei rifiuti organici e della differenziata direttamente nelle oasi biologiche stradali, con il ripristino dei classici cassonetti verdi e delle campane per la differenziata del vetro e della carta. In alternativa, i cittadini hanno sottoscritto una proposta per cui l’impegno della raccolta differenziata deve trasformarsi in uno sconto sulle tasse per i rifiuti urbani. Fra le opzioni anche quella sulla dotazione di apposite carte elettroniche da utilizzare nei lettori pos dei cassonetti per la differenziata, in modo da fornire un tracciatura reale sulla quantità di raccolta differenziata effettuata dal singolo cittadino, che così potrà ususfruire uno sconto sulle imposte, direttamente proporzionale al servizio fornito al Comune di appartenenza.cassonetti_velletri_acquavivola_masman

Il piano di razionalizzazione del Comune

La stretta del governo sui comuni d’Italia crea malcontenti e dissesto sociale, soprattutto per il rapporto sbilanciato fra costi e servizi erogati. Nel piano di razionalizzazione delle società e partecipate pubbliche approvato il 31 marzo 2015 dall’Esecutivo del Comune di Velletri, finalizzato al taglio delle spese comunali a seguito della legge 190/2014, è stato dunque pianificata una strategia operativa di razionalizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti, che trasferisce ai contribuenti e cittadini, in una circostanza assai discutibile, il “peso” della raccolta e dello stoccaggio dei rifiuti. La Volsca Ambiente e Servizi S.p.A. è una società controllata per il 46,520% dal Comune di Velletri; dal 46,517% dal Comune di Albano; il 6% dal Comune di Lariano e lo 0,963 dal Comune di Anzio. È diretta da un Consiglio di amministrazione composto di cinque menbri: due sono rispettivamente del Comune di Velletri e quello di Albano. Conta un totale di 117 dipendenti che includono anche quattro Quadri. Il compenso per gli amministratori nel 2015 sarà di 49.146 euro.

Massimo Manfregola

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Massimo Manfregola è un giornalista con esperienze nel campo della comunicazione della carta stampata e della televisione. È specializzato nei settori del giornalismo motoristico, con una particolare passione per l’approfondimento di tematiche legate all’arte e alle politiche sociali.
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