Per il Meyer di Firenze visite no stop in occasione della festa della mamma

mag 13, 2017 No Comments by

FIRENZE – È una rivoluzione, destinata a cambiare, in meglio, la qualità delle cure rivolte ai pazienti più piccoli del Meyer: quelli ricoverati nella Terapia intensiva neonatale. Da domani, in occasione della Festa della mamma, la Tin dell’ospedale pediatrico fiorentino aprirà 24 ore su 24 le sue porte ai genitori, consentendo a entrambi di restare sempre accanto ai loro figli.

Da molti anni, questo reparto così delicato ha progressivamente allargato la fascia oraria in cui mamme e papà possono accudire i loro bambini: finora l’ingresso era però permesso solo dalle 11,30 del mattino fino alle 23,30. Adesso, anche nelle ore notturne, i piccoli potranno contare sulla presenza dei genitori e, in caso di risveglio, addormentarsi con la voce rassicurante della mamma. Su richiesta, sarà possibile anche allargare questa possibilità ad altri familiari.

«I neonati hanno bisogno dei loro genitori – spiega il dottor Patrizio Fiorini, responsabile della Tin – soprattutto durante il momento del ricovero in ospedale. La vicinanza di mamma e papà ha sicuramente un effetto rassicurante per il bambino e la possibilità di garantire la continuità di questa relazione senza interruzioni comporta indubbi vantaggi sia per i neonati che per i genitori stessi, riducendo stress e timori».masman_foto-mamma-che-allatta

La vicinanza, spiega ancora Fiorini, favorisce l’attaccamento tra madre, padre e bambino e aumenta le possibilità di allattamento con il latte materno, un alimento così prezioso per la salute dei piccoli, soprattutto se hanno un problema di salute. «Tra gli effetti benefici – conclude Fiorini – anche la possibilità per i genitori di prendere parte in prima persona alle cure di cui i bambini necessitano, imparando direttamente dagli operatori. Un’esperienza che si rivela preziosa anche nell’ottica del momento in cui sarà possibile fare ritorno a casa».

Per attuare questo cambiamento, è stato necessario coinvolgere tutto il personale della Tinattraverso un percorso di discussione, concertazione e riorganizzazione. Medici, infermieri e operatori si sono confrontati per stabilire nuovi protocolli e procedure, anche per garantire adeguati standard di sicurezza, anche in situazioni di eventuale emergenza.

La Tin del Meyer è un reparto ad alta specializzazione: qui, ogni anno, vengono ricoverati circa 250 bambini, che arrivano da tutta la Toscana e non solo. La maggior parte di loro ha bisogno di trattamenti di elevata complessità.

Da sempre la Tin riserva grande attenzione anche a tutti quegli aspetti che riguardano la personalizzazione e l’umanizzazione delle cure: in questo reparto le coccole fanno parte della terapia. I genitori sono coinvolti in prima persona nell’accudimento dei piccoli, dalla cura dell’igiene al cambio del pannolino, passando per il bagnetto. Ci sono poi momenti speciali, come quelli dedicati al metodo marsupio, una tecnica che prevede il contatto pelle a pelle tra la mamma – o il babbo – e il loro bambino. Una pratica che migliora il rapporto, favorisce l’allattamento e ha ripercussioni favorevoli su quelli che sono i parametri vitali dei piccoli pazienti.

«Sono veramente felice che quest’anno la festa della mamma abbia un significato  così importante – commenta Monica Ceccatelli, presidente dell’associazione Piccino Picciò – Per noi mamme premature, che viviamo il diventare madre in un mondo estremamente tecnologizzato, avere l’opportunità, non solo di stare vicino a nostro figlio, ma di poterlo accudire,  insieme al padre, nutrirlo con il nostro latte, senza limiti di orario è molto importante. Il cervello dei nostri piccolini, che continua la sua maturazione fuori dall’utero materno, è continuamente sottoposto a stimoli stressanti e a volte dolorosi. La voce della mamma, il suo tocco, ed il contatto pelle a pelle saranno quindi fondamentali per il loro sviluppo. Per fare tutto questo serve un reparto aperto, come le menti degli operatori».

Sono tanti i cambiamenti, anche piccoli, che il Meyer ha intrapreso per aiutare le mamme – e i papà – a sentirsi il più possibile a loro agio, in un momento così delicato quale è quello del ricovero di un figlio. Da un anno e mezzo, accanto alla Tin, è stato realizzato uno spazio realizzato per permettere alle mamme di raccogliere il proprio latte senza allontanarsi dai bambini. Ora è stata realizzata anche una doccia per permettere loro un momento di relax durante l’accudimento dei loro piccoli. Per le donne che allattano è stato inoltre attivato Ambulatorio allattamento, un nuovo servizio dedicato alle mamme di bambini da zero a sei mesi. Ogni venerdì mattina, le ostetriche saranno a disposizione per dare consigli e prestare assistenza.

mas.man.

13/5/2017

Credits: Ufficio Stampa AOU Meyer Roberta Rezoalli

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