Euro F.3, Antonio Giovinazzi fa il punto del campionato con lo sguardo rivolto al futuro

ott 06, 2015 No Comments by

ROMA – Se è vero che una delle qualità di uno sportivo è quella di saper metabolizzare le sconfitte, allora si può affermare, senza il rischio di essere smentiti, che Antonio Giovinazzi è un vero campione. Perché all’indomani della delusione subìta al Nürburgring, in occasione del penultimo appuntamento del campionato continentale di F.3, il suo sguardo è già rivolto ai due prossimi obiettivi che lo vedranno protagonista questa stagione. «Ora voglio solo concentrarmi per l’ultima gara di Hockenheim e soprattutto per quella di Macao». È questo l’unico pensiero fisso del pilota pugliese, dopo la mezza odissea vissuta sul tracciato che prende il nome dal castello di Nürburg, che ha assegnato matematicamente il titolo dell’Euro F.3 al coriaceo Felix Rosenqvist.

Felix Rosenqvist, vincitore con un appuntamento di anticipo il campionato Euro Fia di F.3 e Antonio Giovinazzi

Da sx, Felix Rosenqvist, vincitore con un appuntamento di anticipo il campionato Euro Fia di F.3 e Antonio Giovinazzi

Il vecchio detto tedesco, che è anche uno dei principi cardine della Germania, e cioè «Alless in ordnung», ovvero, «Tutto in ordine», non è calzato a pennello per Giovinazzi, che sin dalle prove di qualificazione è sembrato in affanno rispetto al passo da rullo compressore del pilota svedese del team Prema, che ha rifilato agli avversari ben tre pole position che gli hanno consentito di partire al palo nelle gare in programma. Le Dallara del team vicentino, con motorizzazioni Mercedes, sono sembrate più agili rispetto alle monoposto a motore Volkswagen del team indonesiano Jagonya Ayam del pilota di Martina Franca, che ha maturato un’idea precisa sul rendimento della sua monoposto: «Non sappiamo esattamente cosa abbiano migliorato alla Prema soprattutto dopo Portimaio: sicuramente hanno una disponibilità economica cospicua che gli consente di poter aggiornare la macchina al meglio e nella frazione di poche gare».

Antonio Giovinazzi

Antonio Giovinazzi

Gli incidenti, che hanno caratterizzato questo avvincente campionato, assumendo a volte delle sfumature anche drammatiche, non hanno risparmiato il pilota di Martina Franca nemmeno al Nürburgring, che in gara-1 e in gara-3 è stato più volte beffato dalla dea bendata, al punto che nella prima frazione di gara, a seguito di un contatto tra Charles Leclerc e Jake Dennis, ha riportato la rottura dell’ala anteriore, costringendolo dapprima ad un pit-stop per la sostituzione del profilo aerodinamico ed al ritiro da lì a pochi giri; mentre nell’ultima batteria ancora un famigerato contatto, che lo ha costretto ad una ennesima sosta ai box che ha definitivamente fatto crollare ogni speranza per la corsa al titolo, avvenuto questa volta con Mikkel Jensen.

Antonio Giovinazzi vittorioso sul circuito di Pau

Antonio Giovinazzi vittorioso sul circuito di Pau

Il sorpasso di Giovinazzi su Rosenqvist a Spa

Il sorpasso di Giovinazzi su Rosenqvist a Spa

beretta_norisring_2015

L’incidente di Michele Beretta al Norisring

FIA Formula 3 European Championship, round 4, Monza (ITA)

Antonio Giovinazzi a Monza

E proprio sull’eccesso di irruenza (e di inesperienza) palesata da alcuni piloti del mini circus della formula cadetta continentale che a metà stagione è scoppiata la polemica, perché la lunga serie di incidenti che hanno condizionato gli appuntamenti di Monza, Spa e Norimberga, avevano messo in allarme persino gli organizzatori, preoccupati dell’ombra negativa che poteva allungarsi minacciosa sulla reputazione del campionato. Persino Jean Todt, presidente della Fia, si è visto costretto a redarguire l’esuberanza di certi piloti con un apposito meeting che non aveva raffreddato i bollenti spiriti di coloro che hanno continuato a sfidare la buona sorte. Complici di qualche eccesso di impulsività, alcuni piloti come il 16enne Lance Stroll hanno sottovalutao le conseguenze fin troppo disinvolte di certe manovre, come quelle che, sia a Monza che a Spa-Francorchamps, hanno tenuto con il fiato sospeso gli addetti ai lavori. Per non parlare dell’incidente che ha visto protagonista Michele Beretta al Norisring, (drammatico quanto quello di cui è stato vittima a Monza con Matthew Rao) la sua monoposto è finita a ruote all’aria, con il casco del pilota italiano del team Mucke Motorsport che ha sfiorato lo spigolo del muretto di cemento armato per una inezia, dopo essere stato centrato all’uscita dal tornantino del circuito cittadino tedesco da Matt Solomon.

Ne sa qualcosa proprio il nostro Giovinazzi che, sia a Monza che sul circuito belga di Spa, ha dovuto rinunciare alla possibilità di raggranellare punti preziosi, a causa del coinvolgimento in incidenti funamboloci: «È vero, ci sono stati momenti in cui la fortuna è stata determinante affinché nessuno si facesse male. Molti piloti avevao un bagaglio di esperienza ridotta all’osso, e questo è stato uno dei motivi dei tanti incidenti che spesso hanno coinvolto anche il sottoscritto. Devo ammettere che gli stessi piloti nelle ultime gare sono migliorati tanto: hanno fatto esperienza sulla loro stessa pelle. Il migliore dei debuttanti è stato senza dubbio Charles Lecrerc, ma anche George Russel e Lance Stroll hanno fatto un ottimo lavoro nel finale del campionato».

Delusione a parte, Antonio Giovinazzi ha raccolto nell’ultimo appuntamento tedesco solo un secondo posto messo a segno in gara-2 e l’esiguo bottino di 19 punti, contro i 75 del suo principale antagonista Rosenqvist, autore di un weekend memorabile, condito con tre vittorie meritatissime.

Antonio Giovinazzi in azione ad Hockenheim

Antonio Giovinazzi in azione ad Hockenheim

Ma la stagione del pilota pugliese, che negli scampoli di tempo libero macina chilometri con la sua bicicletta da corsa, è stata densa di soddisfazioni peché, alle vittorie e ai piazzamenti conseguiti nel corso del vivace campionato della formula cadetta targata Fia, c’è stato l’ingaggio ufficiale da parte dell’Audi Sport per guidare la RS5 del team Phoenix per la sotsituzione di Timo Scheider – il pilota tedesco squalificato per una gara a seguito di un incidente in Austria con Robert Wickens sia Pascal Wehrlein – in occasione della gara di Mosca del Dtm, e la superba vittoria ottenuta nel Master olandese di Zandovoort nell’appuntamento internazionale della F.3.

La squadra di Antonio Giovinazzi al completo festeggia la sua vittoria nel Master di Zandvoort

La squadra di Antonio Giovinazzi al completo festeggia la sua vittoria nel Master di Zandvoort

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Antonio Giovinazzi guida il gruppo degli inseguitori a Mosca con l’Audi RS5

È un camaleonte dell’asfalto Antonio Giovinazzi, perché riesce a cambiare «pelle» in un baleno quando si tratta di sfidare gli avversari sia dietro il parabbrezza di una vettura a ruote coperte che dietro il mascherino di una monoposto di F.3. Il passaggio dai 245 Cv della sua Dallara di F.3 ai circa 500 dei motori V8 da 4000 centimetri cubici dell’Audi  RS5 con la quale ha partecipato all’appuntamento del Moscow raceway targato Dtm non è stato un trauma per driver pugliese, tutt’altro: «L’esperienza in Dtm è stata davvero bellissima: devo dire che la macchina è molto vicina alla guida di una monoposto di F.3, quindi non è stato difficile trovare il limite della vettura. Quello che più mi ha impressionato è il carico aerodinamico e soprattutto i freni al carbonio, la cui efficacia è tale – nonostante il peso maggiore dell’Audi RS5 –  che ti consente di frenare usando quasi gli stessi riferimenti che utilizzo con la Dallara con la quale corro abitualmente».

Antonio Giovinazzi nella pit lane di Mosca con la tuta ufficiale Audi

Antonio Giovinazzi nella pit lane di Mosca con la tuta ufficiale Audi

Ancora tre gare da disputare nell’ultimo appuntamento di Hockenheim, in programma dal 16 al 18 ottobre, prima di archiviare definitivamente un campionato vivace, agguerrito, bizzarro e competitivo per la qualità e il valore dei suoi protagonisti. Consapevole del fatto che un secondo posto non dà la felicità, Giovinazzi, da buon guerriero qual’è, non rinuncia comunque all’ultima sfida, perché nel destino di un campione quello che più conta è il gusto del prossimo successo.

Massimo Manfregola

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Massimo Manfregola è un giornalista con esperienze nel campo della comunicazione della carta stampata e della televisione. È specializzato nei settori del giornalismo motoristico, con una particolare passione per l’approfondimento di tematiche legate all’arte e alle politiche sociali.
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